venerdì 28 novembre 2008
Camp a Parigi sulla riforma del sistema Ricerca/Università in Italia
Documento di lavoro: http://docs.google.com/Doc?id=dz6sr8t_41hbfnmcdk
Una proposta di discussione rivolta a studenti e ricercatori di origine italiana che lavorano in Francia
Un gruppo di ricercatori italiani che lavora a Parigi organizza un "Camp" sulla Ricerca e l'Università in Italia. Non un semplice incontro con discussione, ma una proposta di lavoro e di elaborazione!
Le varie ondate di riforme e controriforme, investimenti e tagli tendono a soffocare la complessità del problema di come debba essere governata la ricerca e l'università in un paese moderno. Da ricercatori (a tutti i livelli: dallo studente al professore emerito) italiani che vivono all'estero, ma spesso hanno un piede in Italia, vuoi per una collaborazione, vuoi per legami affettivi, vuoi perché solo di passaggio, vorremmo provare ad analizzare le proposte di riforma proponendo una prima, seppur approssimativa, valutazione assortita di un ranking.
L'auspicio è di spostare l'asse della discussione dalla proliferazione di teorie e proposte alla presa di decisione. Certamente un occhio di riguardo alle riforme in atto in Francia può aiutare a orientare la discussione.
Interverrano:
Irene Tinagli (Carnegie Mellon), autrice di Talento da svendere (Einaudi, 2007)
Maurizio Ferraris, (Università di Torino) autore di Un'IKEA di università (Cortina, 2001)
Contatto: iresearchcamp @gmail.com
Vi aspettiamo numerosi!
Per l'organizzazione,
Roberto Casati (CNRS, ENS-EHESS)
Luogo e data:
Il 13 dicembre 2008, dalle 14:00 alle 19:00
salle Bleue/Fer-à-Cheval, Mairie du XIII, 1 Place d'Italie, 75013 Paris, Métro: Place d'Italie
Progetto:
Il progetto è semplice: raccogliere e stilare le proposte per riformare il settore (vedi lista provvisoria più oltre), valutandole secondo i due criteri principali dell'efficacia e dell'implementabilità, e presentare una classifica che tenga conto dei due fattori (e di altri che possono venir presentati nella discussione).
Rivolto a:
Invitiamo cordialmente docenti universitari, ricercatori, postdoc, studenti di dottorato, studenti universitari a partecipare all'iniziativa con il loro contributo. La lingua di lavoro del Camp saranno l'italiano e il francese, il tema è l'università italiana, ma l'incontro è aperto a persone di ogni nazionalità.
Iscrizione:
Segnalateci l'intenzione di partecipare inviando una mail a iresearchcamp @ gmail.com.
Patrocinio:
L'evento è patrocinato dall'Associazione Democratici Parigi. È aperto a persone di ogni provenienza politica.
Coordinatori:
Roberto Casati, Direttore di Ricerca, CNRS-ENS Institut Nicod (Scienze Cognitive), e collaboratore del Sole 24 Ore
Riccardo Spezia, Ricercatore, CNRS (Chimica)
Andrea Formica, Ricercatore, CEA Orsay (Fisica)
Giuseppe Veltri, Post-Doc, CNRS-ENS Institut Nicod, e collaboratore dell'Unità (Scienze sociali)
Federico Iori, Post-Doc, Fisica.
Valeria Giardino, Post-Doc, Marie Curie
Organizzazione provvisoria del Camp:
14.00 inizio lavori, presentazione, modalità
14.30 formazione gruppi
14.45 lavoro in microgruppi sulla messa a punto delle proposte
16.00 pausa e centralizzazione dati / redazione questionario online
16.30 revisione questionario (ordine delle domande)
17.00 valutazione delle proposte (utilizzando il questionario)
17.30 Risultati
-- fino alle 19.00 discussione, redazione del documento di sintesi.
Comunicazioni:
Sono previste due comunicazioni
Irene Tinagli, autrice di Talento da svendere (Einaudi, 2007)
Maurizio Ferraris, autore di Un'Ikea di Università (Cortina 2001)
Temi provvisori di discussione:
Ecco alcune proposte che potrebbero essere discusse (e da qui al 13 dicembre dovremmo raccoglierne molte altre)
-Creare un fondo simile alla Von Humboldt Stiftung o al Fonds National Suisse per attribuire finanziamenti a ricercatori stranieri, che vengono poi titolarizzati dalle Università di accoglienza.
-Aumentare le tasse universitarie e contemporaneamente distribuire vouchers agli studenti in modo da incoraggiarli a spendere dove possono trovare qualità, al fine di incentivare la mobililtà e la competizione tra università.
-Permettere alle università di decidere le tasse universitarie e e creare un sistema di borse di studio in modo da incoraggiare gli studenti a spendere dove possono trovare qualità, al fine di incentivare la mobililtà e la competizione tra università.
-Vietare (o disincentivare) l'assunzione all'interno dell'Ateneo in cui si è stati formati.
-Destinare il 10% dei fondi di ricerca al cofinanziamento di progetti selezionati in sede extranazionale (per ridurre i costi della valutazione e incentivare la ricerca di fondi)
-Aumentare i salari di primo impiego dei ricercatori, diminuendo la forbice con quelli di fine carriera.
-Creare l'appello unico agli esami.
-Abolire il valore legale del titolo di studio.
-Limitare le valutazioni ai cinque lavori più significativi pubblicati negli ultimi cinque anni.
-Assumere soltanto su CV e non su esame.
- Scorporare i criteri di valutazione (didattica/ricerca/amministrazione della ricerca o della didattica)
- Maggiori contatti tra ricercatori e scuola superiore: visite dei ricercatori nelle scuole superiori per spiegare "cosa si fa" nel mondo della ricerca e nelle differenti discipline; visite obbligatorie delle classi negli istituti di ricerca locali e non. Scopo: coprire il gap tra quello che si studia nelle scuole e quello che si fa realmente nel mondo della ricerca. Utile anche per coprire il gap di genere: raggiungere giovani studentesse e fare loro "scoprire" il mondo della ricerca scientifica, sfatare il mito della scienza per/degli uomini (parità di genere dei ricercatori "visitatori" nelle scuole).
- Obbligo di passare periodo all'estero durante il dottorato
- Aprire sportelli in paesi emergenti per reclutare ricercatori e docenti di alto livello
- Permettere la deducibilità dall'imposta dei contributi privati (in particolare di individui) alle Università (in misura maggiore del 5 per mille) (Sistema degli Alumni)
- Eliminazione del contratto collettivo e introduzione della contrattazione individuale per docenti e ricercatori, fermi restando dei minimi nazionali
- Rendere sistematica l'annualità dei concorsi nazionali
- Eliminazioni delle chiamate dirette
- Ancorare la valutazione italiana ai ranking internazionali e assegnare fondi in base a tale valutazione
- Palesare il voto di scambio nei concorsi
- Valutazione della didattica da parte degli studenti - e suo uso nella progressione di carriera o nel controllo di qualità della didattica
- Detassare parzialmente i reinvestimenti industriali in R&D se il settore R&D conta più di quindici ricercatori.
- Vincolare ad almeno il 50% del tempo di lavoro la partecipazione a progetti di ricerca
- Assumere a tempo indeterminato i ricercatori, ma vincolare il loro stipendio all'ottenimento di fondi di ricerca
- Creare un'Agenzia Nazionale per la ricerca che finanzia per l'80% progetti "bianchi" (senza tema prestabilito)
- Esentare da imposta sul reddito i docenti stranieri che si installano in Italia per almeno dieci anni.
-inserire in CV e rapporti di attività periodici gli articoli non manualmente ma a partire dal loro identificativo su ISI o via DOI. (Possibili problemi: etici (DOI e ISI WoS sono servizi commerciali) e problema delle differenze disciplinari tra scienze umane e scienze dure)
- Riconoscimento del dottorato come ultima fase del percorso di studi universitari ma al tempo stesso anche come esperienza lavorativa completa.
- Contratto di lavoro a tempo determinato per dottorandi con contributi pensionisti e previdenza sociale.
- Stage retribuiti e validi ai fini pensionistici per studenti che prestino la loro opera entro gruppi di ricerca anche per periodi limitati.
- Contratto di lavoro per Specializzandi medici
- Introduzione di assicurazioni/convezioni mutualistiche integrative tra Università / Ente di Ricerca e personale non strutturato (sul modello convenzione mutualistica Università di Modena e Reggio Emilia);
.) adesione individuale volontaria per coprire malattia, maternita, aspettativa ed infortuni ad un fondo mutualistico-assicurativo;
..) possibilita di usufrire del fondo anche come previdenza integrativa.
- Introduzione di asili nido (kindergarden) nelle strutture universitarie e di enti di ricerca (Lavoro Femminile: tutela della maternita e dei diritti della donna riconoscendo al tempo stesso la possibilita' di far carriera accademica in Universita' e in Enti di ricerca).
- Assicurazione integrativa - previdenziale per coprire periodo maternita ed eventualmente estenderlo oltre i mesi di legge attuali.
... eccetera...
Si puo' per l'appunto essere più o meno d'accordo con alcune di (con tutte) queste proposte, se ne posson presentare altre di segno opposto, ma lo scopo del Camp è di arrivare a fine giornata con una classifica.
Lavoreremo su un documento (wiki o google docs o zoho o blog) con la struttura seguente: la proposta, le sue probabilli conseguenze positive, le sue probabili conseguenze negative, una valutazione della sua efficacia su una scala Likert (da 1 a 5) e una valutazione della sua implementabilità su una scala Likert. Alla discussione qualitativa intendiamo associare un ranking delle proposte.
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