giovedì 18 dicembre 2008

Il Console al campus di Garching


Le nostra iniziativa, a favore di un maggior coinvolgimento dei ricercatori italiani all'estero nel processo di sviluppo e di valorizzazione della ricerca italiana e delle comunita' scientifiche italiane all'estero, ha portato il console generale Italiano a Monaco a visitare ieri il campus di Garching.
Per l'occasione il Console, Adriano Chiodi Cianfarani e' stato accolto dal direttore dell'istituto Max-Planck di fisica dei plasmi (IPP) e responsabile del Campus prof. G. Hasinger (gia' intervistato da l'Unita') e del direttore del'istituto Max-Planck di ottica quantistica Prof. Ferenc Krausz. Il Console ha poi visitato il prototipo di reattore per la fusione nucleare ASDEX-upgrade ospitato nei laboratori di IPP.
Il Console si e' poi riunito con una larga rappresentanza di una trentina tra i piu' di 230 ricercatori censiti negli istituti pubblici di Monaco. Durante l'incontro Andrea Merloni ha presentato al Console i primi risultati di un censimento dei ricercatori italiani a Monaco, che mette in evidenza l'elevata presenza di cervelli Italiani in citta', e il forte aumento di tale presenza nell'ultimi anni. I risultati del censimento saranno presto disponibili on-line. Il Console, dopo averci illustrato la situazione della comunita' Italiana a Monaco, ha espresso soddisfazione nell'avere posto le basi per una attiva collaborazione fra la nostra comunita' e il consolato.
Si sono discussi inoltre problemi generali come la mancanza di assistenza sanitaria a chi e' in Germania con una borsa di studio tedesca e si iscrive all'AIRE, o come la soppressione ai finanziamenti dei corsi in lingua Italiana nelle scuole pubbliche Bavaresi. La comunita' scientifica italiana ha inoltre invitato il console a segnalare all'Ambasciata la necessita' di avviare dei contatti con le autorita' competenti per instaurare un canale fra le istituzioni e i ricercatori all'estero. L'incontro si e' concluso con un impegno dei ricercatori ad instaurare una collaborazione con l'istituto italiano di cultura per eventi divulgativi a tema scientifico, per sottolineare l'importanza di una cultura italiana non solo umanistica e per un ritorno sia pure parziale delle competenze acquisite grazie alla formazione ottenuta in Italia e all'estero.

L'autunno caldo dei Cervelli-Monaco si conclude dunque sotto l'insegna di un inaspettato ma speriamo meritato successo dal punto di vista della visibilita' mediatica ed istituzionale. Buone Feste e un brindisi per un 2009 sotto il segno della scienza (magari in Italia)!

Nico Cappelluti

mercoledì 3 dicembre 2008

Incontro dei Ricercatori Italiani di Monaco con il Console generale

Facendo seguito alla nostra iniziativa del 14 Novembre, il Console Italiano a Monaco Min. Plen. Adriano Chiodi Cianfarani visitera' in forma ufficiale gli istituti della Max-Planck Society a Garching il giorno Mercoledi' 17 Dicembre alle ore 14:30.
Dopo la visita ufficiale e l'incontro con alcuni direttori dei vari istituti, il Console incontrera' la comunita' scientifica italiana di Monaco di Baviera. L'incontro avra' luogo nella

Hoersaal, Max-Planck Institut fuer Plasmaphysik
ore 15:30

(vedi mappa). Durante l'incontro verranno discussi vari argomenti di pertinenza consolare, la situazione dei ricercatori italiani a Monaco, nonche' presentati alcuni risultati di un piccolo censimento dei ricercatori italiani a Monaco. Sara' poi possibile discutere temi, argomenti e problematiche specifiche della nostra comunita', e programmare possibili iniziative future (idee e suggerimenti sono benvenuti!).

Chi non fosse gia' stato contattato per email e fosse interessato a partecipare puo' scrivere all'indirizzo cervellimuc @ googlemail.com.


Cervelli on air


Ieri sera ci siamo divertito un sacco. Giovanni, Nico e Benedetta sono stati a Radio Lora, l'unica radio libera di Monaco, in seguito all'invito che ci hanno fatto per parlare delle nostre mobilitazioni. Siamo stati intervistati sull'iniziativa del 14 Novembre in supporto della protesta in Italia per i tagli a Universita' e Ricerca, sulla lettera che abbiamo inviato al Ministro Gelmini (e che si puo' ancora sottoscrivere), e sulle nostre iniziative future in Baviera su questo tema. La trasmissione, "L'ora italiana", e' per fortuna tutta in italiano: un appuntamento mensile per tutti i nostri compatrioti a Monaco, pare discretamente seguito.
Armati di cuffie e microfoni che ci facevano sembrare davvero professionisti, abbiamo cercato di rispondere nel modo piu' chiaro possibile alle domande di Sonia e Dario, molto simpatici e disponibili a dare un po' di voce alla nostra iniziativa. Qui l'audio della trasmissione...

Parlano di noi


Mezz'ora in diretta il 2 Dicembre a L'ora Italiana di Radio Lora (audio)

Il blog dell'On. Laura Garavini

Venerdi' 14 Novembre Reportage di tre pagine su l'Unita'

Foto di Repubblica uno due

Italians sul Corriere

Venerdi' 14 alle 10.40 Nico in diretta su Radio Popolare Network durante la copertura in diretta delle agitazioni in Italia e all'Estero (audio)

Venerdi' 14 alle 8.00 Giovanni in diretta su RaiRadio3 a Primapagina

Lancio ANSA sulle proteste in Europa

Giovanni in diretta su Radio Onda d'Urto Brescia giovedi' mattina (audio)

Global Project: sito di informazione indipendente

WebGiornale.de: notiziario della comunita' Italiana in Germania

Tecnopolis: altro blog emigrante

FLC-CGIL: sito del sindacato CGIL - Federazione Lavoratori della Conoscenza

Il ruggito del Coniglio: blog della storica trasmissione radiofonica

Der Pilger: blog pellegrino a Monaco

BeffaTotale: il blog di Giovanni

PrecariDellaRicerca: blog di ricercatori precari

PoliticamenteCorretto: voci italiane nel mondo

PrecariISPRA: blog dei precari ex Apat, Icram, Infs

Radio Popolare: alla trasmissione Carabanda giovedi' mattina

in continuo aggiornamento... segnalateci eventuali link!

venerdì 28 novembre 2008

La ricerca calpestata


Mentre continua fremente l'organizzazione di vari eventi a Monaco nel prossimo mese (segnaliamo su tutti la partecipazione Martedi' 2 dicembre alla trasmissione "L'ora italiana" di Radio Lora FM92.4 alle 21.00, e la visita del console agli istituti Max Planck il 17 dicembre alle 14.30), non ci dimentichiamo delle iniziative di protesta in Italia.
Una delle piu' simpatiche e' sicuramente "La ricerca calpestata" che
si terra' domani 29 Novembre in Piazza Maggiore a Bologna (dalle 10:00 alle 17:00). Si propone di portare in piazza tutti coloro che lavorano nel mondo della
ricerca italiana (ricercatori, tecnologi, amministrativi, tecnici, strutturati e non)
per raccontare al pubblico, nei vari gazebi e banchetti, la ricerca nel nostro paese: storie, passioni, difficolta' e iniziative. La piazza sara' fisicamente (!!) ricoperta da tantissime facce (piu' di 1800 tra cui molte delle nostre e di quelli che hanno sottoscritto la nostra lettera) che verranno calpestate come emblema di quello che sta succedendo alla ricerca in Italia.
Anche noi saremo la' con Nico, complice un tattico w-e a casa... non cosi' lonatano da Bologna, a fare un po' di pubblicita' alla nostra iniziativa con un apposito banchetto.

Camp a Parigi sulla riforma del sistema Ricerca/Università in Italia


Documento di lavoro: http://docs.google.com/Doc?id=dz6sr8t_41hbfnmcdk

Una proposta di discussione rivolta a studenti e ricercatori di origine italiana che lavorano in Francia

Un gruppo di ricercatori italiani che lavora a Parigi organizza un "Camp" sulla Ricerca e l'Università in Italia. Non un semplice incontro con discussione, ma una proposta di lavoro e di elaborazione!
Le varie ondate di riforme e controriforme, investimenti e tagli tendono a soffocare la complessità del problema di come debba essere governata la ricerca e l'università in un paese moderno. Da ricercatori (a tutti i livelli: dallo studente al professore emerito) italiani che vivono all'estero, ma spesso hanno un piede in Italia, vuoi per una collaborazione, vuoi per legami affettivi, vuoi perché solo di passaggio, vorremmo provare ad analizzare le proposte di riforma proponendo una prima, seppur approssimativa, valutazione assortita di un ranking.
L'auspicio è di spostare l'asse della discussione dalla proliferazione di teorie e proposte alla presa di decisione. Certamente un occhio di riguardo alle riforme in atto in Francia può aiutare a orientare la discussione.

Interverrano:
Irene Tinagli (Carnegie Mellon), autrice di Talento da svendere (Einaudi, 2007)
Maurizio Ferraris, (Università di Torino) autore di Un'IKEA di università (Cortina, 2001)

Contatto: iresearchcamp @gmail.com

Vi aspettiamo numerosi!

Per l'organizzazione,
Roberto Casati (CNRS, ENS-EHESS)

Luogo e data:
Il 13 dicembre 2008, dalle 14:00 alle 19:00
salle Bleue/Fer-à-Cheval, Mairie du XIII, 1 Place d'Italie, 75013 Paris, Métro: Place d'Italie

Progetto:
Il progetto è semplice: raccogliere e stilare le proposte per riformare il settore (vedi lista provvisoria più oltre), valutandole secondo i due criteri principali dell'efficacia e dell'implementabilità, e presentare una classifica che tenga conto dei due fattori (e di altri che possono venir presentati nella discussione).

Rivolto a:
Invitiamo cordialmente docenti universitari, ricercatori, postdoc, studenti di dottorato, studenti universitari a partecipare all'iniziativa con il loro contributo. La lingua di lavoro del Camp saranno l'italiano e il francese, il tema è l'università italiana, ma l'incontro è aperto a persone di ogni nazionalità.

Iscrizione:
Segnalateci l'intenzione di partecipare inviando una mail a iresearchcamp @ gmail.com.

Patrocinio:
L'evento è patrocinato dall'Associazione Democratici Parigi. È aperto a persone di ogni provenienza politica.

Coordinatori:
Roberto Casati, Direttore di Ricerca, CNRS-ENS Institut Nicod (Scienze Cognitive), e collaboratore del Sole 24 Ore
Riccardo Spezia, Ricercatore, CNRS (Chimica)
Andrea Formica, Ricercatore, CEA Orsay (Fisica)
Giuseppe Veltri, Post-Doc, CNRS-ENS Institut Nicod, e collaboratore dell'Unità (Scienze sociali)
Federico Iori, Post-Doc, Fisica.
Valeria Giardino, Post-Doc, Marie Curie

Organizzazione provvisoria del Camp:

14.00 inizio lavori, presentazione, modalità
14.30 formazione gruppi
14.45 lavoro in microgruppi sulla messa a punto delle proposte
16.00 pausa e centralizzazione dati / redazione questionario online
16.30 revisione questionario (ordine delle domande)
17.00 valutazione delle proposte (utilizzando il questionario)
17.30 Risultati

-- fino alle 19.00 discussione, redazione del documento di sintesi.

Comunicazioni:

Sono previste due comunicazioni
Irene Tinagli, autrice di Talento da svendere (Einaudi, 2007)
Maurizio Ferraris, autore di Un'Ikea di Università (Cortina 2001)

Temi provvisori di discussione:

Ecco alcune proposte che potrebbero essere discusse (e da qui al 13 dicembre dovremmo raccoglierne molte altre)
-Creare un fondo simile alla Von Humboldt Stiftung o al Fonds National Suisse per attribuire finanziamenti a ricercatori stranieri, che vengono poi titolarizzati dalle Università di accoglienza.
-Aumentare le tasse universitarie e contemporaneamente distribuire vouchers agli studenti in modo da incoraggiarli a spendere dove possono trovare qualità, al fine di incentivare la mobililtà e la competizione tra università.
-Permettere alle università di decidere le tasse universitarie e e creare un sistema di borse di studio in modo da incoraggiare gli studenti a spendere dove possono trovare qualità, al fine di incentivare la mobililtà e la competizione tra università.
-Vietare (o disincentivare) l'assunzione all'interno dell'Ateneo in cui si è stati formati.
-Destinare il 10% dei fondi di ricerca al cofinanziamento di progetti selezionati in sede extranazionale (per ridurre i costi della valutazione e incentivare la ricerca di fondi)
-Aumentare i salari di primo impiego dei ricercatori, diminuendo la forbice con quelli di fine carriera.
-Creare l'appello unico agli esami.
-Abolire il valore legale del titolo di studio.
-Limitare le valutazioni ai cinque lavori più significativi pubblicati negli ultimi cinque anni.
-Assumere soltanto su CV e non su esame.
- Scorporare i criteri di valutazione (didattica/ricerca/amministrazione della ricerca o della didattica)
- Maggiori contatti tra ricercatori e scuola superiore: visite dei ricercatori nelle scuole superiori per spiegare "cosa si fa" nel mondo della ricerca e nelle differenti discipline; visite obbligatorie delle classi negli istituti di ricerca locali e non. Scopo: coprire il gap tra quello che si studia nelle scuole e quello che si fa realmente nel mondo della ricerca. Utile anche per coprire il gap di genere: raggiungere giovani studentesse e fare loro "scoprire" il mondo della ricerca scientifica, sfatare il mito della scienza per/degli uomini (parità di genere dei ricercatori "visitatori" nelle scuole).
- Obbligo di passare periodo all'estero durante il dottorato
- Aprire sportelli in paesi emergenti per reclutare ricercatori e docenti di alto livello
- Permettere la deducibilità dall'imposta dei contributi privati (in particolare di individui) alle Università (in misura maggiore del 5 per mille) (Sistema degli Alumni)
- Eliminazione del contratto collettivo e introduzione della contrattazione individuale per docenti e ricercatori, fermi restando dei minimi nazionali
- Rendere sistematica l'annualità dei concorsi nazionali
- Eliminazioni delle chiamate dirette
- Ancorare la valutazione italiana ai ranking internazionali e assegnare fondi in base a tale valutazione
- Palesare il voto di scambio nei concorsi
- Valutazione della didattica da parte degli studenti - e suo uso nella progressione di carriera o nel controllo di qualità della didattica
- Detassare parzialmente i reinvestimenti industriali in R&D se il settore R&D conta più di quindici ricercatori.
- Vincolare ad almeno il 50% del tempo di lavoro la partecipazione a progetti di ricerca
- Assumere a tempo indeterminato i ricercatori, ma vincolare il loro stipendio all'ottenimento di fondi di ricerca
- Creare un'Agenzia Nazionale per la ricerca che finanzia per l'80% progetti "bianchi" (senza tema prestabilito)
- Esentare da imposta sul reddito i docenti stranieri che si installano in Italia per almeno dieci anni.
-inserire in CV e rapporti di attività periodici gli articoli non manualmente ma a partire dal loro identificativo su ISI o via DOI. (Possibili problemi: etici (DOI e ISI WoS sono servizi commerciali) e problema delle differenze disciplinari tra scienze umane e scienze dure)
- Riconoscimento del dottorato come ultima fase del percorso di studi universitari ma al tempo stesso anche come esperienza lavorativa completa.
- Contratto di lavoro a tempo determinato per dottorandi con contributi pensionisti e previdenza sociale.
- Stage retribuiti e validi ai fini pensionistici per studenti che prestino la loro opera entro gruppi di ricerca anche per periodi limitati.
- Contratto di lavoro per Specializzandi medici
- Introduzione di assicurazioni/convezioni mutualistiche integrative tra Università / Ente di Ricerca e personale non strutturato (sul modello convenzione mutualistica Università di Modena e Reggio Emilia);
.) adesione individuale volontaria per coprire malattia, maternita, aspettativa ed infortuni ad un fondo mutualistico-assicurativo;
..) possibilita di usufrire del fondo anche come previdenza integrativa.
- Introduzione di asili nido (kindergarden) nelle strutture universitarie e di enti di ricerca (Lavoro Femminile: tutela della maternita e dei diritti della donna riconoscendo al tempo stesso la possibilita' di far carriera accademica in Universita' e in Enti di ricerca).
- Assicurazione integrativa - previdenziale per coprire periodo maternita ed eventualmente estenderlo oltre i mesi di legge attuali.

... eccetera...

Si puo' per l'appunto essere più o meno d'accordo con alcune di (con tutte) queste proposte, se ne posson presentare altre di segno opposto, ma lo scopo del Camp è di arrivare a fine giornata con una classifica.

Lavoreremo su un documento (wiki o google docs o zoho o blog) con la struttura seguente: la proposta, le sue probabilli conseguenze positive, le sue probabili conseguenze negative, una valutazione della sua efficacia su una scala Likert (da 1 a 5) e una valutazione della sua implementabilità su una scala Likert. Alla discussione qualitativa intendiamo associare un ranking delle proposte.

giovedì 20 novembre 2008

Fermento


E' ancora Unita'. Un estratto della nostra lettera al Ministro e' sull'Unita' di oggi (pagina 36). Il 17 Dicembre invece il Console visitera' in veste ufficila il campus di Garching a seguito del nostro incontro, e parleremo insieme di ricerca Italiana in Germania e in Italia. Presto ulteriori dettagli

lunedì 17 novembre 2008

Non fermiamo l'Onda


Dopo poco piu' di 4 convulsi giorni, le firme raccolte a sostegno della nostra lettera al Ministro sono piu' di 350. Un numero
che quando abbiamo pensato di mettere sulla carta le nostre idee non potevamo certo immaginare. Grazie a tutti!
Vi chiediamo un ulteriore sforzo per non fermare la nostra personalissima Onda: continuate a far circolare la lettera tra colleghi e conoscenti, a prescindere dalla professione e dalle idee politiche. Come dimostra anche l'incredibile diversita' dei firmatari e di chi ci ha scritto di riconoscersi finalmente appieno in un documento del genere, crediamo infatti che la lettera sia condivisibile da buona parte dei ricercatori Italiani attualmente all'estero,
da chi all'estero e' stato in passato, e da tutti coloro, anche e soprattutto in Italia, che riescono a rendersi conto che senza risorse la ricerca non avanza, ma senza ricerca un paese regredisce.

venerdì 14 novembre 2008

Fama imperitura


Sull'Unita' di oggi 3 pagine dedicate agli astronomi e fisici italiani a Monaco, con intervista a Benedetta, Marcella, Giovanni, Claudio e Augusto, e l'intervento di uno dei direttori tedeschi del Max Planck fuer Extraterrestrische Physik sulla situazione della ricerca italiana. La copia completa in pdf si scarica qua. Il servizio a pagina 24, 25 e 27. Parte del reportage e' anche on-line.

Fratelli d'Italia


Dopo la sveglia all'alba per intervenire a Radio3, il manipolo di facinorosi italiani decisi a sfidare l'umido bavarese e le rigide regole della polizia si ritrovano finalmente davanti al Consolato Italiano. A dire il vero, al forno-bar poco lontano, dove la voglia di caffe' fa incrociare per caso gran parte dei manifestanti. Alle 10.40 siamo sotto il Consolato, armati di cartelli, bandiere tricolori, tamburini e volantini. Arrivano anche due poliziotti con tanto di minaccioso cellulare a verificare e spiegarci le regole del gioco, ovviamente rigidissime: vietato correre, vietato fare rumore, obbligatorio tradurre i cartelli dall'Italiano per verificare l'assenza di scritte offensive, obbligatorio lasciare spazio sul marciapiede per far passare i pedoni. Srotoliamo i nostri cartelli mentre Nico spiega in diretta su Popolare Network le nostre ragioni e sensazioni. Alla fine siamo 40 (12 per la questura), un risultato niente male data la preparazione in tutta fretta, e forti anche delle piu' di 320 firme apposte alla nostra lettera per il Ministro.
Una rappresentanza di 5 persone da mandare a parlamentare viene eletta a furor di popolo: Andrea, Marcella, Giovanni, Nico e Benedetta vengono accolti dal Console Generale e dal suo Vice. Il Console si dimostra interessato alla situazione e al punto di vista dei ricercatori Italiani a Monaco, sottolineando le eccellenze e i premi vinti da ricercatori nostrani che lavorano in Baviera: uno di questi premi e' proprio Benedetta, scatenando un siparietto da "Consolamba che sorpresa". La delegazione lascia l'edificio non prima di aver ricevuto dal Console sia l'assicurazione che la lettera verra' prontamente inviata al Ministro, sia l'invito a organizzare una riunione con tutta la comunita' dei ricercatori italiani per discutere piu' in profondita' le questioni sollevate. Mentre i tricolori sventolano per l'ultima volta, mentre qualche tedesco curioso si ferma a leggere il nostro unico cartello in lingua barbara fermando addirittura il furgone per arrivare fino in fondo, le due guardie nostri angeli custodi ci salutano lamentandosi un po' che siamo stati troppo vicini al bordo della strada. Anche questo e' Baviera! Qua tutta la fotocronaca completa!


Lo slogan


Parlar chiaro

Nico inviato di Popolare Network

La traduzione per gli indigeni

Benedetta consegna la lettera al Console Generale

Tutti al Consolato

giovedì 13 novembre 2008

Lettera aperta al Ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca

Di seguito il testo della lettera che consegneremo al Console Generale d'Italia a Monaco in occasione del presidio di Venerdi' 14. Per aderire potete firmare qua.


Gentile Ministro,

in occasione dello sciopero generale dell' Università e della Ricerca di Venerdì 14 Novembre, in qualità di ricercatori italiani all'estero abbiamo deciso di manifestare la nostra solidarietà alla mobilitazione dei nostri amici e colleghi in Italia, e di offrire il nostro punto di vista su una questione finalmente di grande interesse pubblico e politico nel nostro paese: il futuro dell'Università' e della Ricerca.

Vogliamo innanzi tutto esprimere grande preoccupazione per gli ingenti tagli recentemente approvati al finanziamento ordinario di Università ed Enti Pubblici di Ricerca, che vanno nella direzione opposta a quella intrapresa dall'Italia con la ratifica degli accordi di Lisbona (investimento del 3% del PIL entro il 2010). Il risultato non è, infatti, l'eliminazione degli evidenti e fastidiosi sprechi, ma la messa in dubbio dell'intero sistema dell'Università' pubblica, insieme al lavoro avviato in molte strutture d'avanguardia e alla partecipazione a progetti internazionali dei nostri tanti brillanti colleghi in patria. Il decreto approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri, pur rimuovendo sulla carta il blocco del turn-over negli Enti di Ricerca e lanciando alcuni segnali positivi sulla volontà del governo di un cambiamento finalmente mirato alla meritocrazia, non affronta radicalmente i problemi lasciando sostanzialmente invariati i tagli alle risorse. Una riforma profonda e condivisa da tutte le forze politiche e parti sociali sarebbe invece a nostro giudizio necessaria, senza vedere stravolte le regole del gioco ogni volta che si cambia Governo o maggioranza politica.

Il sistema della formazione in Italia non mostra solo evidenti problemi, ma anche indubbie potenzialità su cui investire. La cosiddetta “fuga dei cervelli”, ad esempio, è di per sé un dato assolutamente incoraggiante, che dimostra la dinamicità e la competitività a livello internazionale dei ricercatori formatisi nelle Università italiane, e rappresenta piuttosto una risorsa per l'acquisizione di nuove competenze e contatti nei centri di eccellenza mondiali. Il problema e' piuttosto l'assenza di un flusso inverso di ricercatori italiani e stranieri verso il nostro paese, a causa della scarsa competitività e appetibilità del nostro sistema ricerca: stipendi bassissimi rispetto al resto d’Europa, cronica difficoltà nel garantire fondi per i progetti di eccellenza, impossibilità di programmare a lungo termine. Questo non può che portare a un progressivo impoverimento del livello generale della ricerca e dell'insegnamento. Così facendo, non solo si restringono le prospettive di crescita culturale e scientifica delle generazioni future, ma si taglia fuori l'Italia dal circuito mondiale di produzione del sapere, in un lento e inesorabile processo di “provincializzazione” del paese.

Pur con storie personali molto diverse, la scelta di lavorare all’estero per molti di noi è guidata soprattutto dalla volontà di ampliare le nostre conoscenze e arricchire le nostre competenze. Sarebbe auspicabile che questo investimento fosse visto in Italia come una risorsa, un motivo di orgoglio, e uno stimolo ad affrontare con più coraggio e determinazione la competizione internazionale. Al tempo stesso, i ricercatori italiani all’estero, indipendentemente dalle personali scelte di carriera, vorrebbero poter guardare alle Università e agli Enti di Ricerca che li hanno formati in patria come a chiari punti di riferimento nel panorama globale dei luoghi della conoscenza.

Una riforma profonda finalmente incentrata su una modifica seria in senso meritocratico del reclutamento e del finanziamento, l'approvazione di regole condivise e di una pianificazione a lungo termine sia delle assunzioni sia delle aree e dei progetti di investimento, l'adeguamento dell'investimento e dei salari agli standard europei, renderebbe il sistema finalmente efficiente e attrattivo non solo per gli italiani all'estero, ma anche per i migliori ricercatori stranieri.

Tutto ciò però implica chiare scelte di campo nella gestione delle risorse da dedicare alla ricerca. Proprio davanti al profilarsi di una crisi economica profonda in tutti i paesi industrializzati, è giunto il momento di dimostrare quale futuro la nostra classe dirigente immagina per il nostro paese. Le nostre firme, così come le voci dei nostri colleghi in agitazione in Italia e ovunque nel mondo, servono a ricordare che senza risorse la ricerca non avanza, ma senza ricerca un paese regredisce.

Nel ringraziarvi per l'attenzione,

I ricercatori italiani a Monaco di Baviera

Favoline

In questo post raccogliamo un po' di aneddoti assurdi e/o divertenti capitateci nell'organizzazione dell'iniziativa:

  • Delirio burocrazia tedesca: per autorizzare il presidio i teteschi vogliono 72 ore di preavviso. Abbiamo chiesto l'autorizzazione alle 10.20 di Martedi', ce l'hanno autorizzata alle 11.00 (invece che alle 10.00 richieste) di Venerdi': durezza fiscalita'!
  • Esperienze di vita ricevute per mail: geniali risposte di solidarieta' con confessione "a la De Filippi" da decine di cervelli fuggiti. Premio della critica: assegnista di Firenze con borsa pagata da un'Universita' Marocchina perche' i fondi italiani non c'erano
  • Le tre I (Inglese, Internet, Imbranato): c'e' chi si lamenta che il sito della petizione spiega solo in inglese come firmare. Quando si dice cervello in fuga...
  • Stachanov: Barbara sta uscendo dall'Istituto per l'ultima notte prima della grande protesta, quando la capa Stachanovista la intercetta e la costringe a una riunione fiume domattina in concomitanza col presidio dopo 6 mesi che non la considerava... Beffa!
  • Solidarieta' dalla guardia giurata tedesca: mentre preparavamo i cartelloni nottetempo in Istituto (vedi foto), passa la ronda, ci guarda ammirata e dopo le nostre spiegazioni ci offre una birra. Viva Bavaria!
  • Politically Correct: Marcella ci impedisce di scrivere sui cartelloni il nome del leader della coalizione a noi avversa. Noi ci sbronziamo di VinSanto e Cantucci per dimenticare
  • Lino Banfi a Monaco: riceviamo in diretta segnalazione di Lino Banfi a Monaco per girare un film ("Maria, ihm schmeckt’s nicht"). Lo vogliamo con noi al grido "Maron'n Benede't"


Cervelli Monaco sull'ANSA

(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Una manifestazione davanti all'ambasciata italiana a Bruxelles, una mobilitazione dei ricercatori italiani di Monaco di Baviera, sciopero degli studenti che seguono l'Erasmus a Siviglia. Si colora d'Europa la protesta che studenti, professori e sindacati (escluse Cisl, Ugl e Snals) faranno domani a Roma e in tutta Italia per lo sciopero generale di settore contro i tagli della legge 133.
In particolare, L'Organising Bureau of European School Student Unions (Obessu) e gli studenti italiani a Bruxelles, hanno indetto una manifestazione a «sostegno del movimento studentesco che scende in piazza in tutta Italia contro le Riforme Gelmini. Seguiamo con attenzione quanto accade nel nostro Paese e vogliamo esprimere il nostro dissenso riguardo agli attacchi che il governo Berlusconi sta portando contro l'istruzione, l'università, la ricerca e la res publica in generale».
«In occasione dello sciopero generale - è detto in una lettera aperta indirizzata al ministro Gelmini da Monaco di Baviera - in qualità di ricercatori italiani all'estero abbiamo deciso di manifestare la nostra solidarietà alla mobilitazione dei nostri amici e colleghi in Italia, e di offrire il nostro punto di vista su una questione finalmente di grande interesse pubblico e politico nel nostro paese: il futuro dell'Universita» e della Ricerca«. (ANSA).

mercoledì 12 novembre 2008

Centro di gravita' permanente

Presidio al Consolato di Monaco

I ricercatori italiani a Monaco di Baviera aderiscono alle proteste contro i tagli a Universita' e ricerca di Venerdi' 14 Novembre con

un presidio presso il Consolato Generale di Monaco
alle ore 10.45
.

  • per manifestare la loro solidarieta' alle mobilitazioni di amici e colleghi in Patria
  • per offrire il loro punto di vista su una questione fondamentale finalmente di grande interesse pubblico e politico in Italia.

Durante l'incontro con il Console Generale verra' consegnata una lettera aperta destinata al ministro Gelmini.

Vi aspettiamo numerosi!

Uno spot per la ricerca

Intervallo della ricerca